UOSD Teleradiologia

La UOSD Teleradiologia è stata attivata nel 2018 come UOSD Telemedicina ed ha assunto l’attuale denominazione dal 2019.
Svolge attività di Diagnostica Radiologica mediante il servizio di Radiologia Domiciliare (RX tradizionale ed ecografia) ed ha come Mission la Gestione Clinica dei sistemi informativi RIS PACS, il Coordinamento del Teleconsulto Radiologico Hub Spoke, l’integrazione dei Sistemi Informativi di Bioimmagini, l’attivazione del Dossier Sanitario e del FSE.

Coordina attività di Telelavoro, gestisce la Sala Operativa di Teleradiologia RIS PACS per il Teleconsulto, l’ottimizzazione dell’attività clinico-diagnostica e assistenziale degli utenti relativamente alla piattaforma RIS PACS e degli applicativi correlati, con elaborazione di procedure operative dedicate al controllo e al monitoraggio dei flussi a garanzia della continuità diagnostica e assistenziale.
Gestisce la Firma Digitale Aziendale degli utenti e l’Archivio Radiologico Aziendale RIS PACS.
Coordina l’attività degli Amministratori di Sistema.
Interagisce con Enti, Istituti e Aziende del SSN per la realizzazione di Progetti e Programmi di Telemedicina/Teleradiologia.

Nelle sue diverse applicazioni la Teleradiologia rientra come elemento innovativo nella programmazione delle Unità Operative e dei punti di erogazione per prestazioni di Diagnostica per Immagini per ottimizzare la risposta ai bisogni del territorio.

I campi di applicazione sono i seguenti:

  1. Teledistribuzione: È l’invio o la messa a disposizione dell’indagine di diagnostica per immagini al paziente o al medico, autorizzato dal paziente, comprendente l’iconografia e il referto, che devono essere resi disponibili contestualmente formando un’unica entità documentale.
  2. Teleconsulto: Con richiesta da medico radiologo a medico radiologo e da medico di altra disciplina a medico radiologo, come consulenza su esame già eseguito (e refertato da altro Medico Radiologo) o di consulenza durante l’esame tra 2 Medici Radiologi, uno presente sul luogo dell’esame e uno in Sede decentrata.
  3. Telegestione: Per telegestione si intende la gestione di un esame diagnostico radiologico da parte di un medico radiologo, distante dal luogo di esecuzione dell’esame, che si avvale della collaborazione del medico richiedente e del TSRM, presenti sul luogo dell’esecuzione dell’esame con i quali comunica, in tempo reale, per via telefonica e/o telematica. La telegestione si completa con la telediagnosi formalizzata dal referto con firma digitale validata del radiologo responsabile della telegestione.

Poiché l’interesse principale verso gli utenti è costituito dal servizio di Radiologia Domiciliare, si farà riferimento solo a tale attività.

Servizi / Attività erogate

La Radiologia Domiciliare è un servizio che, attraverso l’ausilio di apparecchiature dedicate, consente di espletare indagini diagnostiche direttamente presso il domicilio del paziente.

L’obiettivo è fornire un Servizio di Radiologia Domiciliare totalmente incentrato sulle esigenze del paziente soprattutto a favore delle persone anziane, dei disabili o delle persone le cui condizioni di salute non permettono il trasporto in una struttura ospedaliera, offrendo la possibilità di effettuare esami radiologici ed ecografici all’interno delle mura domestiche, evitando i molteplici disagi dei pazienti e andando incontro alle esigenze dei familiari spesso lasciati da soli a dover affrontare le numerose difficoltà logistiche.

È utile però fare un’importante precisazione per quanto riguarda il servizio pubblico di radiologia domiciliare: questo servizio è da considerarsi complementare ad un servizio di radiologia tradizionale e non sostitutivo, questo perchè molti esami che si possono eseguire in un reparto di radiologia non possono essere eseguiti a domicilio del paziente a causa delle limitazioni tecnologiche.

Quali Indagini?

  • Rx su qualsiasi segmento scheletrico
  • Rx Torace
  • Ecografia Addominale
  • Ecodoppler vascolare
  • Ecografia muscolo-scheletrica
  • Ecografia tiroidea

L’unico vincolo per offrire il servizio di radiologia domiciliare è dato dalle caratteristiche del paziente; la radiologia domiciliare non è un servizio per tutti. Mettere a disposizione questo servizio a persone che non hanno alcun problema a recarsi in ospedale equivale ad uno spreco di risorse e di tempo non indifferente, per questa ragione il servizio è stato destinato esclusivamente a pazienti geriatrici, oncologici, psichiatrici, o comunque a pazienti in condizioni tali per cui il trasferimento in ospedale sia obiettivamente indaginoso. In effetti il concetto di prestazione diagnostica domiciliare non è altro che una estensione delle prestazioni radiologiche che, quotidianamente, vengono effettuate nei reparti ospedalieri a letto del paziente che sia ritenuto intrasportabile presso il reparto da Radiologia.

A chi è rivolta?

Il servizio risulta particolarmente vantaggioso in presenza di pazienti per i quali la mobilitazione può risultare rischiosa e/o difficoltosa (pazienti allettati, immunodepressi, con deficit psicofisici, geriatrici, traumatizzati, neonati, oncologici etc…).
I pazienti che comunque possono beneficiare di un servizio pubblico di radiologia domiciliare sono:

  • Persone affette da patologie polmonari;
  • Persone affette da patologie cardiache;
  • Persone affette da patologie oncologiche;
  • Persone affette da patologie neurologiche;
  • Persone affette da patologie osteoarticolari;
  • Persone sottoposte ad interventi ortopedici per posizionamento protesi;
  • Persone con difficoltà di movimento o non deambulanti;
  • Persone disabili.

Modalità di Accesso

Le prestazioni in regime di convenzione per gli esami radiologici a domicilio con il Servizio Sanitario Nazionale sono erogate solo dietro presentazione di impegnativa del medico richiedente, da presentare direttamente presso il Recup: sulla richiesta dematerializzata va inserito il quesito diagnostico e la specifica dell’esame da eseguire a domicilio o paziente intrasportabile per Televisita Radiologica di Controllo (Codice CUR e01_46).

Presso gli sportelli Recup si provvederà a stabilire il giorno di esecuzione dell’esame, con orario indicativo e consegna all’utente della modulistica relativa per avviare la procedura domiciliare:

  • Il modello informativo e consenso per l’esecuzione dell’esame, che dovrà essere firmato dal paziente o da chi ne ha la tutela, con autodichiarazione DL 19 25/3/2020;
  • Lo schema di preparazione per l’esame ecografico;
  • Il modulo con la data di prenotazione.

La modulistica dovrà essere inviata (dai familiari o dal richiedente) per email o per fax presso la Segreteria organizzativa della domiciliare, agli indirizzi riportati in calce al modulo di prenotazione, al fine di:

  1. verificare se la documentazione sia completa e se il consenso sia stato firmato
  2. contattare i familiari per avere informazioni precise sul domicilio
  3. informare i familiari o l’interessato sull’orario presunto dell’esame; inoltre potrebbe essere necessaria la presenza e l’ausilio dei familiari o di personale per l’esecuzione dell’esame.

Tali moduli, compresa la stampa della prescrizione, andranno poi consegnati in originale al personale che effettuerà l’esame.

La compilazione del modello informativo/consenso informato ed il suo invio alla Segreteria è condizione obbligatoria per l’esecuzione dell’esame.

Per un miglior risultato diagnostico negli esami ecografici dell’addome (superiore, inferiore e dell’apparato urinario) verranno consegnate al paziente le istruzioni presenti nell’allegato.

La Segreteria del servizio contatterà successivamente gli interessati per confermare la data e l’ora dell’appuntamento.
Gli orari riportati nelle fasce orarie degli appuntamenti sono indicativi e sarà cura della Segreteria del Servizio comunicare l’orario effettivo ed accertarsi se si opta per il ritiro online (su Portale Regionale) dell’esame eseguito.
Negli allegati sono presenti il modello informativo di consenso informato e lo schema di preparazione per gli esami ecografici.

Ritiro dei Referti

Il ritiro dei referti diagnostici varia secondo il tipo di esame e comunque viene garantito un termine massimo di due giorni lavorativi successivi all’effettuazione dell’esame; all’atto della prenotazione il Paziente è informato sui tempi di ritiro del referto.
Il ritiro degli esami avverrà, se i richiedenti hanno optato per il ritiro in sede (e non dal portale regionale), presso i front office dei servizi di Radiologia più vicini ai richiedenti.

I referti restano disponibili presso la Segreteria del Servizio fino a 30 giorni dalla data prevista per il ritiro; il mancato ritiro del referto relativo a prestazioni erogate in regime di convenzione comporta la necessaria comunicazione all’ASL competente che provvederà ad addebitare all’assistito l’intero costo della prestazione.

Orari e Giorni di Ricevimento

Visto il territorio della ASL di Frosinone è stata predisposta la suddivisione per aree comunali nell’organizzazione di tali appuntamenti, già in fase di prenotazione al RECUP.
La Segreteria del Servizio di Diagnostica Domiciliare, ubicata al Piano Terra, corpo C del P.O. di Sora, fianco sportelli Recup, è abilitata a fornire all’utenza tutte le informazioni ed eventuali chiarimenti.

Osserva il seguente orario di apertura: dalle ore 09.00 alle ore 12.00, il Lunedì, Mercoledì e Venerdì.

Servizi

Radiologia Convenzionale

Esempio: il radiogramma del torace

Che cosa è?

È un’indagine che utilizza le radiazioni ionizzanti per studiare le strutture toraciche: la gabbia toracica con le coste, il polmone e la pleura, i grandi vasi del mediastino, il cuore ed il piccolo circolo. Il radiogramma del torace ha costituito una delle prime applicazioni dei raggi X e, a tutt’oggi, rappresenta una delle indagini fondamentali e di più frequente impiego nella pratica clinica. Nessun altro esame, infatti, consente di esplorare il torace in modo così veloce ed in qulsiasi situazione clinica, anche in emergenza, a fronte di un costo e rischio biologico da irradiazione veramente modesti.

Perchè si fa?

Le indicazioni all’esame sono molteplici: dolore toracico, difficoltà respiratoria, il sospetto di un problema cardio-vascolare, presenza di malattie in altri organi o distretti ma che possono interessare anche il torace, la prospettiva di un intervento chirurgico, il controllo dei pazienti critici…

Tali e tante sono le indicazioni al radiogramma del torace, che una delle problematiche recentemente emerse è proprio quella di evitarne l’uso indiscriminato quando il beneficio diagnostico e terapeutico sia modesto o addirittura assente.

Quando non si fa?

Come tutte le indagini strumentali, il radiogramma del torace non andrebbe effettuato in assenza di un quesito diagnostico preciso: ricordiamo in particolare la necessità di limitare gli esami di routine ancora oggi talvolta richiesti in categorie di pazienti senza rischi specifici.

Prima dell’esame

Prima dell’esame non è necessaria alcuna preparazione del paziente che dovrè però rimuovere dal torace eventuali oggetti radio-opachi (collane, catenelle) e segnalare all’operatore che effettua l’esame la presenza di formazioni cutanee (nevi, verruche) che possono simulare l’esistenza di una opacità polmonare. È opportuno che il paziente informi brevemente l’operatore che esegue l’esame relativamente al problema per cui si sottopone all’indagine e faccia menzione di eventuali malattie toraciche pregresse, inclusi gli eventi traumatici, oppure se soffre di problemi cardiovascolari. È spesso molto utile – e risparmia inutili radiazioni – il confronto con eventuali radiogrammi precedenti, che vanno dunque recuperati dal paziente e consegnati al momento dell’esame.

Come si svolge?

L’esame si esegue, quando possibile, a paziente eretto. Nel radiogramma in proiezione frontale la parte anteriore del torace viene appoggiata alla cassetta, il mento lievemente sollevato, le braccia appoggiate sui fianchi coni gomiti spostati in avanti per evitare la sovrapposizione delle scapole. Il paziente è invitato a fare un respiro profondo e a mantenere l’apnea per qualche istante mentre viene eseguita la radiografia. La proiezione laterale, quando necessaria, si effettua con il fianco appoggiato alla cassetta e le braccia sollevate. Al bisogno si possono ottenere anche radiogrammi in diverse obliquità, eventualmente sotto controllo della radioscopia.

Dopo l’esame

Non vi è alcuna precauzione o terapia da seguire dopo l’esame; il radiogramma viene esaminato dal medico radiologo, che valuta se l’indagine risponda al quesito clinico oppure se si ravvisi l’opportunità di un approfondimento diagnostico radiologico (es. TAC) o di altro tipo (es. esami specialistici pneumologici).

Ecografia

Che cosa è?

L’ecotomografia o ecografia è una metodica di indagine che produce immagini del corpo umano utilizzando gli ultrasuoni (suoni ad altissima frequenza), grazie alla loro riflettività da parte dei diversi tessuti corporei: i principi alla base dell’eame sono gli stessi del radar e del sonar. Le apparecchiature più sofisticate permettono di analizzare con maggior dettaglio gli ultrasuoni riflessi (echi), ottenendo informazioni anche sul flusso del sangue negli organi esplorati (eco-Doppler, color-Doppler, Power-Doppler).

Nelle condizioni dell’esame, l’attraversamento dei tessuti da parte degli ultrasuoni non produce consegunze biologiche apprezzabili: per questo motivo, non sono stati sinora documentati effetti dannosi imputabili all’ecografia, che può essere quindi considerata un esame privo di rischi e senza alcuna controindicazione.

Perchè si fa?

L’ecotomografia può essere utilmente impiegata nello studio di tutti gli organi parenchimatosi e di alcuni organi cavi (stomaco e vescica) dei quali è in grado di precisare le alterazioni strutturali conseguenze di numerose malattie.

In particolare, l’ecografia può evidenziare noduli di diversa natura, purchè raggiungano dimensioni apprezzabili (5-10 mm). L’ecografia non è indicata nello studio di organi circondati da osso o aria (che gli ultrasuoni non possono attraversare) e va preceduta da altre indagini in determinate condizioni (ad esempio, in casi selezionati, l’ecografia della mammella va eseguita a complemento della mammografia nelle donne di età superiore ai 35-40 anni).

Prima dell’esame

Per lo studio degli organi addominali (in particolare fegato e colecisti) è buona norma seguire, nei 3 giorni precedenti l’esame, una dieta priva di scorie (non assumere verdura e frutta, formaggi e bevande gassate) ed osservare il digiuno assoluto per almeno 5 ore prima dell’esame (acqua e medicinali possono essere assunti liberamente). Per lo studio degli organi pelvici, invece (vescica, utero ed ovaie, prostata), è necessario avere la vescica piena (aver finito di bere 1 litro di acqua circa 1 ora prima dell’esame). In particolari condizioni (studio di organi addominali e pelvici in pazienti sofferenti di stitichezza) è consigliabile effettuare un clistere di pulizia. Per tutti gli altri esami non è necessaria alcuna preparazione.

Come si svolge?

L’esame non è né doloroso né fastidioso: il medico radiologo spalma un gel conduttore sulla superficie cutanea sovrastante il tratto da esplorare e muove su di essa la sonda che emette/riceve ultrasuoni; l’esame dura 10-20 minuti, durante i quali il paziente deve evitare movimenti e deve, in certi momenti e su richiesta dell’esaminatore, trattenere il respiro.

Dopo l’esame

Terminato l’esame, il paziente non deve seguire regimi o prescrizioni particolari e può immediatamente riprendere la sua normale attività. Il medico radiologo può eventualmente consigliare la ripetizione dell’esame dopo esecuzione di una preparazione più scrupolosa, nel caso quella effettuata non sia stata sufficiente.

Contatti

Il Responsabile della UOSD Teleradiologia e del Servizio di Diagnostica Domiciliare è il Dott. Carlo Pirolli.

Per informazioni circa l’attivazione del il servizio sono disponibili i seguenti recapiti:

  • Telefono Servizio Diagnostica Mobile: 0776/8294118
  • Fax Servizio Diagnostica Mobile: 0776/8294107
  • Telefono Responsabile Medico: Dott. Carlo Pirolli 338/3253372
  • Email Servizio Diagnostica Mobile: rx.domiciliare@aslfrosinone.it

Ultimo aggiornamento: 01/04/2022

Pubblicato il: 25/03/2022

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